Suggestioni cromatiche dalla forte componente istintiva ed, al tempo stesso, attente alle espressioni psicologiche, costituiscono il fulcro della ricerca di Francesco Dea, artista napoletano che sta sperimentando i percorsi dell'astrazione con originalità stilistica e profonda sensibilità estetica. I toni, sospinti da un incisivo gesto pittorico, irrompono sulla tela intensi e fervidi, come proiezioni di ancestrali ricordi, emozioni, sensazioni; impulsi e cromìe che sembrano richiamare gli infiniti labirinti della memoria, quasi invitando l'osservatore ad abbandonarsi ad un viaggio interiore che lo renda protagonista dell'opera stessa. La tensione dell'esplorazione introspettiva compiuta dall'artista trova, dunque, il suo risultato naturale in rappresentazioni informali caratterizzate da una potente carica evocativa e visionaria, attente alle qualità timbriche del colore e, pur tuttavia, non prive di armoniosa eleganza del segno.

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